L’Italia e l’Ue al lavoro per un programma in grado di far fronte al fenomeno dell’immigrazione. Il piano dell’Europa per l’accoglienza dei migranti.
L’Ue post-Salvini al lavoro per la definizione di un piano per far fronte al caso migranti uscendo dalle situazioni emergenziali. La parola d’ordine, detta e ribadita in diverse occasioni anche da Giuseppe Conte, è collaborazione. Il piano dell’Europa per l’accoglienza prevede sanzioni economiche per i paesi che si rifiutano di partecipare al sistema di redistribuzione, che deve avere luogo già nelle ore immediatamente successive allo sbarco.
Il piano dell’Europa per l’accoglienza dei migranti
L’Italia sta lavorando alla stesura di un piano europeo per l’accoglienza dei migranti. Il premier Giuseppe Conte vuole presentarsi a Bruxelles con una strategia da mettere in atto di fronte a ogni sbarco successivo alle missioni delle Ong. Dal piano dovrebbero rimanere esclusi gli sbarchi fantasma.
Il progetto italiano sarà presentato e illustrato da Lamorgese in occasione del prossimo vertice tra i ministri dell’Interno che si svolgerà a Malta il 23 settembre. Francia, Germania e Malta sono già al corrente, almeno a grandi linee, della richiesta del governo di Roma, che sta mettendo a punto tutti i passi del suo progetto.
Accoglienza in cambio di finanziamenti
L’idea per allargare la base dei paesi accoglienti è quella di mettere sul piatto finanziamenti proporzionali alla percentuale di persone che i Paesi si impegnano ad accogliere. Da sottolineare come la partecipazione al progetto sarà totalmente volontaria. Ovviamente più paesi prenderanno parte al piano accoglienza e più bassa sarà la quota-migranti di ogni paese.
Redistribuzione immediata
Passando alla fase operativa, i paesi dovranno impegnarsi per una redistribuzione immediata delle persone fatte sbarcare dalle navi.
Sanzioni economiche per i paesi che non partecipano all’accoglienza
L’ultimo passaggio del piano è rappresentato dalle sanzioni per i paesi che non parteciperanno all’accoglienza. I critici parlano di un ricatto economico sulla pelle dei migranti.
Il caso Ocean Viking
Le prove generali del piano europeo sono andate in scena in occasione del caso Ocean Viking. La nave dell’Ong è rimasta in mare per diversi giorni (aspetto questo che il Pd e Bruxelles vogliono rivedere) prima di potersi dirigere al largo di Lampedusa. Le ottantadue persone a bordo dell’imbarcazione saranno redistribuite in cinque paesi (Italia inclusa).